Novafeltria, Sensoli (M5S): “Ausl inverta la rotta. I servizi devono essere potenziati”

L'ospedale di Novafeltria
L’ospedale di Novafeltria

“La Regione fermi il costante depotenziamento in atto all’ospedale di Novafeltria. La politica dell’AUSL della Romagna sta andando nella direzione diametralmente opposta a quella che, grazie ad un nostro emendamento a  una risoluzione, l’Assemblea Legislativa aveva indicato per quel nosocomio, ovvero che i servizi dovessero essere potenziati e non di certo smantellati”.

È questa la richiesta di Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, contenuta in una interrogazione presentata alla Giunta riguardo alla situazione dell’ospedale di Novafeltria. “Da varie segnalazioni emerge che le ultime decisioni dell’AUSL Romagna stanno creando ai cittadini del comprensorio dell’ospedale di Novafeltria notevoli disagi a causa della contrazione dell’offerta di servizi sanitari – spiega Raffaella Sensoli – la chiusura delle sedute specialistiche, da oculistica a cardiologia, sommata all’impossibilità di prenotare alcuni servizi a causa dell’assenza di personale medico, come nel caso di dermatologia, stanno seriamente mettendo a rischio la stessa sopravvivenza dell’ospedale”.

Come ricorda la capogruppo regionale del M5S, nel marzo del 2015 l’Assemblea Legislativa, su proposta proprio del MoVimento 5 Stelle, ha riconosciuto che il “Sacra Famiglia” fosse da annoverare tra gli ospedali ricadenti in zone particolarmente svantaggiare e per i quali il decreto Balduzzi ne prevedeva la salvaguardia al fine di mantenere in queste realtà territoriali le condizioni minime di vivibilità e di garanzia dei diritti fondamentali quali quello alla salute.

Un indirizzo che l’AUSL Romagna, con queste ultime decisioni, non sembra rispettare – conclude Raffaella Sensoli – Per questo chiediamo alla Regione di intervenire pretendendo che si potenzino i servizi sanitari proprio in rispetto a quanto stabilito dall’Assemblea Legislativa nel marzo del 2015”.