Novi di Modena, Gibertoni (M5S): “Maxi finanziamento per l’aria condizionata della nuova scuola, la Regione nasconde le carte”

scuola novi

“La Regione vuole far calare il silenzio sul contributo da 800mila euro che il Comune di Novi ha chiesto per dotare il nuovo edificio scolastico, che in un primo momento doveva essere temporaneo, di un impianto d’aria condizionata. Una spesa spropositata sulla quale, a nostro avviso, è necessario fare chiarezza”. È questa la denuncia di Giulia Gibertoni riguardo al maxi finanziamento stanziato dalla Regione al Comune di Novi per dotare di aria condizionata l’Edificio scolastico temporaneo (EST) realizzato all’indomani del terremoto del 2012 e che adesso l’amministrazione comunale ha deciso di rendere ‘stabile’.

“Qualche settimana fa avevamo presentato una prima interrogazione alla Giunta per chiedere spiegazioni su questo finanziamento, visto che ci sembrava oltremodo spropositata la cifra di 800mila euro per dotare di aria condizionata uno stabile che era nato per essere temporaneo – spiega Giulia Gibertoni – L’assessore Palma Costi, nella sua risposta, però si è ben guardata dal dare delle spiegazioni efficaci, anzi, ha cercato di aggirare il problema sostenendo che la cifra spesa era di gran lunga inferiore a quella che il Comune avrebbe dovuto chiedere alla Regione per la realizzazione di un nuovo edificio. Una risposta ovviamente fuorviante davanti alla quale abbiamo deciso di agire con un’ulteriore interrogazione e un accesso agli atti”.

Pochi giorni dopo, infatti, Giulia Gibertoni ha chiesto tramite un accessorio agli atti il progetto dell’impianto e il relativo computo metrico estimativo proprio per verificare la congruità dei costi del progetto. “Quello che volevamo capire era come fosse possibile che fosse stata stanziata una cifra così alta per la realizzazione di un impianto di condizionamento – aggiunge Giulia Gibertoni – ma dalla Regione ci hanno risposto incredibilmente che non è possibile conoscere questi dettagli progettuali, allegando addirittura una parere dell’Avvocatura dello Stato dove si tira in ballo l’autonomia del Commissario delegato per la ricostruzione. Cioè del Presidente della Giunta, nominato Commissario anche perché Presidente. Una risposta scritta volutamente in burocratese e che ha come unico scopo quello di nascondere, ancora una volta, la verità su questo caso. Altro che trasparenza”.