Pronto Soccorso Forlì, il M5S: “Assurdo l’ordine di limitare i ricoveri. Così si espongono i medici a denunce penali”

pronto-soccorso-operazione“La lettera con cui la direzione sanitaria dell’ospedale di Forlì invitava a limitare i ricoveri al Pronto soccorso potrebbe esporre i medici a denunce di carattere penale. Ecco perché, invece che scrivere vademecum dannosi ed inutili, i vertici della struttura sanitaria dovrebbero mettere in pratica al più presto un piano per aumentare i posti letto”. È questa la richiesta di Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani, consiglieri regionali del M5S, riguardo alle polemiche che in questi giorni hanno riguardato il Pronto Soccorso dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì. “Il documento della Direzione sanitaria con cui si invita i medici a valutare l’opportunità del ricovero ospedaliero non tiene in conto che  la circostanza potrebbe esporre il personale medico a responsabilità di carattere penale per omissione di ricovero qualora l’indicazione venisse applicata ad una situazione di indifferibilità, in cui l’urgenza del ricovero sia effettiva e reale – spiega Raffaella Sensoli – Se da un lato non si può negare che il sovraffollamento dei Pronto soccorso è in parte dovuto anche a pazienti che si rivolgono a questa struttura per problemi non particolarmente gravi, non si può sottovalutare il fatto che le statistiche ci dicono che il 30% dei pazienti che si rivolge a queste strutture necessita di cure urgenti. Ecco perché la lettera della direzione sanitaria dell’ospedale di Forlì rischia di provocare più danni che benefici. Da un lato potrebbe spingere i medici a sottovalutare i casi più critici per rispettare un ordine amministrativo, dall’altro li esporrebbe a conseguenze dal punto di vista penale”.

Ecco perché nella loro interrogazione i consiglieri regionali del M5S chiedono ai vertici dell’ospedale di Forlì di fare marcia indietro e di adottare, fin da subito, un potenziamento dell’operatività del Pronto soccorso con la dotazione di nuovi posti letto destinati ai ricoveri. “Questa assurda vicenda è l’emblema della fallimentare politica messa in campo dall’ASL unica della Romagna – aggiunge Giulia Sarti, portavoce del M5S alla Camera – anche alla luce dei tanti casi di disorganizzazione che si sono verificati e che continuano giornalmente a verificarsi, per non parlare dei pessimi risultati in termini di miglioramento della qualità dei servizi e delle prestazioni fino ad oggi ottenuti”. “Anche per questo – concludono Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani – la Giunta dovrebbe pensare ad un suo radicale cambiamento del piano di riorganizzazione ospedaliera”.