Reddito di solidarietà, Gibertoni (M5S): “Soglia ISEE troppo bassa. Si rischia un clamoroso buco nell’acqua”

reddito-di-solidarieta-audizione“Il reddito di solidarietà proposto da Giunta e PD rischia di essere l’ennesimo specchio per le allodole di questa Regione. Con l’introduzione della soglia di un valore massimo ISEE di tremila euro il numero delle persone che potranno beneficiare del contributo sarà davvero minimo, svuotando così di quel significato universalistico il reddito di cittadinanza proposto dal M5S e che è diventata una necessità anche in Emilia-Romagna”. È questo il commento di Giulia Gibertoni, relatrice di minoranza del progetto di legge sul reddito di solidarietà che sta proseguendo il suo iter in Commissione in attesa dello sbarco in Assemblea Legislativa.

“Come è stato evidenziato durante l’udienza conoscitiva che si è svolta questa mattina in Regione, il reddito di solidarietà teorizzato da Giunta e PD è assolutamente insufficiente e rischia di essere un clamoroso buco nell’acqua – spiega Giulia Gibertoni – Voler introdurre una soglia massima di valore ISEE di appena tremila euro avrà l’effetto di escludere la stragrande maggioranza di chi ha realmente bisogno visto che si è scelto di adottare un parametro nazionale, già adottato dal Governo per le sue inconsistenti misure di contrasto alla povertà, totalmente inadeguato se rapportato alla nostra regione. Basta che una coppia, seppur disoccupata da anni, possegga una casa di proprietà a Bologna, Modena o Ferrara, per far schizzare il valore ISEE ampiamente oltre i tremila euro. Un paradosso a cui Giunta e PD non hanno incredibilmente pensato e che avrà come unico effetto quello di restringere ulteriormente la platea dei beneficiari del provvedimento. Insomma un reddito di solidarietà che al massimo sarà per pochi, anzi per pochissimi. Stupisce inoltre che la Giunta per un tema così importante non abbia condotto un’indagine statistica precisa e puntuale, limitandosi a raggranellare i seppur utili dati della CGIL – conclude Giulia Gibertoni – A questo punto ribadiamo la nostra richiesta al PD di convergere sulle proposte contenute nel nostro progetto di legge depositato già a maggio del 2015 e che prevedeva come requisito d’accesso per l’ottenimento del contributo regionale un redditto ISEE inferiore al limite della soglia di povertà individuata dall’Istat. Se non si corregge in tempo questa situazione la Giunta rischia di far partire un provvedimento inutile e che non darà in nessun modo una mano ai tanti emiliano-romagnoli in difficoltà”.