Tassa sui defunti. Sensoli e Bertani (M5S): “Se Bonaccini avalla idea dell’AUSL Romagna introduce un nuovo balzello per le famiglie”

“La Regione inviti l’AUSL Romagna a revocare con effetto immediato la nuova tassa sui defunti. Si tratta di un provvedimento profondamente ingiusto e che di fatto rappresenterebbe una secca smentita alle affermazioni del presidente Bonaccini che appena una settimana fa aveva dichiarato l’assenza di nuove tasse a carico degli emiliano-romagnoli”. È questa la richiesta di Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, contenuta in una interrogazione presentata alla Giunta sul caso della richiesta da parte dell’AUSL Romagna di introdurre dal 1 gennaio del 2018 una tassa per l’utilizzo delle camere mortuarie di proprietà dell’AUSL in quei comuni, come quello di Cesena per esempio, sprovvisti obitori comunali.

“Quello che si vuole introdurre è un vero e proprio balzello a carico delle famiglie – spiegano Sensoli e Bertani – Una tassa che avrà come effetto immediato quello di aumentare la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni. Visto che saranno esentati dal pagamento i familiari delle persone decedute provenienti dalle strutture ospedaliere, temiamo che con il tempo il numero dei ricoveri di malati terminali negli ospedali attraverso i Pronto Soccorso saranno destinati ad aumentare, causando così dei maggiori costi per la sanità pubblica. In pratica l’obiettivo opposto a quello che l’AUSL dovrebbe perseguire”.

Per questo nella loro interrogazione i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle chiedono alla Giunta di intervenire sollecitando l’AUSL Romagna ad annullare la tassa che colpisce le famiglie in un momento di dolore. “Se ciò non dovesse avvenire – concludono Sensoli e Bertani – saremmo di fronte a una evidente smentita delle affermazioni del presidente della Regione, Stefano Bonaccini che solo una settimana fa, in occasione dell’approvazione del bilancio, ha dichiarato che l’assenza di qualsiasi aumento delle imposte regionali per il terzo anno consecutivo”.