Tu mi tagli l’erba e io ti taglio le tasse: il M5S porta in Regione il ‘baratto amministrativo”

Un provvedimento sul "baratto amministrativo" è stato approvato a Santarcangelo di Romagna grazie alle proposte del M5S
Un provvedimento sul “baratto amministrativo” è stato approvato a Santarcangelo di Romagna grazie alle proposte del M5S

Prevedere e promuovere “scambi a reciproco vantaggio” tra cittadini ed enti pubblici. È questo l’obiettivo della risoluzione presentata dal consigliere regionale del M5S, Andrea Bertani, che chiede alla Giunta di attivarsi affinché abbiano grande diffusione i cosiddetti “patti per lo scambio amministrativo”: in pratica i cittadini si mettono a disposizione delle amministrazioni per effettuare lavori di manutenzione, decoro urbano e pulizia ed in cambio ottengono sconti e riduzioni su tasse o tributi da pagare. Solo per fare un esempio, chi contribuisce a pulire un’area verde avrà uno sconto sui tributi per i rifiuti.

“Un meccanismo che da qualche tempo molte amministrazioni comunali, singolarmente, stanno portando avanti con successo ma che per crescere e radicarsi ancor di più necessiterebbe di un intervento anche della Regione – spiega il consigliere Andrea Bertani – Per esempio estendendo questo tipo di partecipazione attiva dei cittadini anche al di fuori dagli ambiti strettamente correlati alla tipologia di intervento”. Fino ad oggi, infatti, le attività dove è possibile attuare lo “scambio” devono essere inerenti al tipo di attività posta in essere, così come previsto dalla legge 164 del 2014 che ha introdotto questo principio.

“Un limite che a nostro avviso ne diminuisce la potenzialità – aggiunge Andrea Bertani – Ecco perché chiediamo alla Giunta di attivarsi per estendere ancor di più il raggio di azione di questi patti, attraverso una esplicita richiesta a Governo e Parlamento, e di promuoverli il più possibile magari coinvolgendo anche il CAL. Si tratta di una importante opportunità sia dal punto di vista della partecipazione dei cittadini all’amministrazione e gestione degli spazi pubblici, sia per quel che riguarda l’accesso a misure del welfare o la tutela del patrimonio di un Comune che in questo modo potrebbe beneficiare di interventi praticamente a costo zero”.