Affidi, Sensoli (M5S): “Da centrodestra ridicole accuse di insabbiamento. Indagine del ministro Bonafede è risposta concreta alla loro propaganda”

“Ascoltare anche oggi in Commissione i partiti di centrodestra accusare il MoVimento 5 Stelle di voler insabbiare lo scandalo del sistema degli affidi in Emilia-Romagna è sinceramente ridicolo. Abbiamo dimostrato con i fatti, e non con le parole al vento pronunciate dai palchi elettorali come è consuetudine di Lega e Fratelli d’Italia, di voler andare fino in fondo a questa storia. E a testimoniarlo c’è proprio l’inchiesta amministrativa disposta dal ministro Bonafede per il Tribunale dei minori di Bologna”.

È questa la replica di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione regionale d’inchiesta sulla tutela dei minori in Emilia-Romagna, alle affermazioni delle forze di centrodestra riguardo alla relazione finale sui lavori della stessa Commissione che verrà presentata nei prossimi giorni.

“Il MoVimento 5 Stelle in tutti questi mesi ha portato avanti un lavoro attento e scrupoloso, convocando in Commissione decine e decine di persone che hanno potuto spiegare come funziona il sistema degli affidi nella nostra regione e quali sono i punti critici sui quali si dovrebbe intervenire – spiega Raffaella Sensoli – Un lavoro che non è nemmeno lontanamente paragonabile alla propaganda priva di contenuti che Lega e Fratelli d’Italia hanno, invece, voluto diffondere. Paradossale è che chi per mesi non ha fatto altro che tuonare contro l’immobilismo della politica e delle istituzioni sulla vicenda della Val d’Enza e di Bibbiano, oggi critichi anche l’indagine amministrativa annunciata dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Per loro se non si fa nulla allora c’è una chiara volontà di nascondere la verità, se invece si agisce con fatti concreti (come questa indagine presso il Tribunale dei minori vuole fare) è del tutto inutile. Noi crediamo – conclude Raffaella Sensoli – che al di là delle conclusioni dei lavori della Commissione e della sua relazione finale, l’indagine amministrativa disposta dal Ministero, assieme a quella che stanno portando avanti i magistrati a livello penale, siano gli strumenti più idonei per rispondere alle tante domande che ancora oggi sono presenti su questo caso e alla legittima voglia di verità e giustizia delle tante famiglie colpite da questo dramma”.