Bilancio Ausl, Sensoli (M5S): “Meno responsabilità per i direttori generali. Così si rischia un colpo di spugna sullo scandalo Cona”

Colpo di spugna sui problemi di bilancio che hanno riguardato la realizzazione dell’ospedale di Cona? A chiederselo è Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, che sul caso Cona aveva presentato nelle scorse settimane una serie di esposti, sia alla magistratura ordinaria che a quella contabile, per sollecitare delle verifiche sulle procedure che avevano portato alla realizzazione dell’ospedale dopo il mancato finanziamento da parte dell’INAIL di oltre 60 milioni di euro.

“Adesso con un emendamento presentato e approvato ieri dal PD, all’interno dell’iter del progetto di legge sulla gestione sanitaria accentrata, a nostro avviso sembra che si tolga ogni responsabilità ai direttori generali che hanno approvato i bilanci preventivi, compreso quello di Cona – spiega Raffaella Sensoli – Un rischio che, se fosse confermato, sarebbe molto grave visto che avrebbe come unico scopo quello di cercare di silenziare quello che a nostro avviso resta il più grande scandalo che riguarda la nostra sanità regionale”.

Il riferimento della consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle è a un emendamento presentato dal PD, e dal consigliere ferrarese Paolo Calvano, che ha eliminato nel testo di legge il riferimento all’art. 32 del decreto legislativo 118 del 2011 che regola proprio le alcune norme sul bilancio del Servizio sanitario regionale.

“Non applicare questo articolo creerà una evidente deresponsabilizzazione per chi ha compilato un bilancio con più di un problema come nel caso dell’ospedale di Cona – aggiunge Raffaella Sensoli -Su quel caso noi abbiamo il sospetto che ci sia stata un’imputazione contabile errata, che ha inglobato un debito classificandolo come anticipazione di cassa. Sospetto che abbiamo denunciato pubblicamente. Adesso, in virtù di questa nuova norma regionale appena approvata, quello che poteva configurarsi come falso in bilancio non sarà più tale visto che il bilancio preventivo non verrà più trasmesso alla Regione, sollevando quindi da ogni responsabilità i direttori generali. In questo modo il bilancio consolidato dell’Azienda sanitaria, anche se dovesse contenere un falso, non sarà più perseguibile perché presente nel preventivo autorizzato. Uno scenario che andrebbe allontanato il più possibile. Per questo – conclude Raffaella Sensoli – chiederemo alla Regione un chiarimento in tal senso anche quando il testo definitivo della nuova legge arriverà in aula”.