Scandalo di Cona, Sensoli (M5S): “Revocare i premi ai dirigenti coinvolti nell’inchiesta”

Il sopralluogo di  Raffaella Sensoli e Giulia Sarti all'ospedale di Cona
Il sopralluogo di Raffaella Sensoli e Giulia Sarti all’ospedale di Cona

Restituzione dei premi concessi ai dirigenti sanitari coinvolti nello scandalo di Cona. È quanto chiede Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, che ha presentato una interrogazione alla Giunta dopo l’apertura di un ulteriore filone di indagine che riguarda la costruzione del nuovo ospedale di Ferrara. L’indagine, che arriva dopo la sentenza di primo grado che ha riconosciuto a Prog.Este sei milioni di euro di danni, riguarderebbe anche i lavori di rivestimento dei diaframmi di fondazione e dei pali del cunicolo servizi del polo, affidati dall’Azienda ospedaliera a Progeste. Opera che per essere completata, oltre a richiedere una delibera ad hoc dei vertici dell’azienda ospedaliera (approvata in seguito all’ultimazione dei lavori principali commissionati a Progeste), comportò anche una maggiore spesa ‘extra-appalto’ di quasi 600mila euro.

“Visto che il Tribunale non ha riconosciuto nessuna responsabilità di Prog.Este nella vicenda, anzi riconoscendogli un danno subito – spiega Raffaella Sensoli – crediamo sia arrivato il momento di capire chi dovrà pagare per il pasticcio fatto su Cona. I giudici, infatti, non hanno negato gli enormi danni subìti dall’Asl, quantificabili attorno ai 30 milioni di euro, e che sono ancora oggi evidenti a tutti e i cui responsabili devono per forza avere un nome e un cognome”.

Ecco perché nell’interrogazione la consigliera regionale del M5S chiede alla Giunta se non sia sua intenzione “sollecitare l’individuazione dei soggetti responsabili dei danni subiti dall’Asl, oltre a quelli causati a Prog.Este e se intenda informare la Procura della Corte dei Conti”.

“La Giunta valuti di disporre fin da subito, anche alla luce del nuovo filone d’indagine che si sta aprendo, la possibilità di revocare i premi erogati ai vertici della struttura sanitaria. I loro errori ci costeranno milioni e milioni di soldi pubblici ma abbiamo continuato a premiarli come se niente fosse – conclude Raffaella Sensoli – Non vorremmo che a pagare, come al solito, siano sempre e solo i cittadini visto che non è chiaro se l’Asl di Ferrara abbia già accantonato la cifra riconosciuta dal Tribunale a Prog.Este. Se si volesse bilanciare questa spesa con un taglio di posti letto o diminuzione dei servizi sarebbe doppiamente grave. Oltre al responsabilità penale esiste anche una politica, visto che ci troviamo davanti a persone che cambiano poltrona da troppi anni ma che restano sempre all’interno del ‘circuito’ nonostante i danni fatti e provocati. Abbiamo bisogno di persone nuove e non invischiate in vicende poco chiare”.