Scuola, Sensoli (M5S): “Asili nido gratis per le famiglie che vivono sotto la soglia di povertà”

Asili gratis per i bimbi delle famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà. È questa la proposta di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, contenuta in una risoluzione che verrà discussa all’interno delle prossime sedute dell’Assemblea Legislativa. “Mentre la Regione si appresta a varare un reddito di solidarietà assolutamente insufficiente e gli asili a Rimini vengono affidati ai privati, sempre più famiglie sono costrette a rinunciare ai servizi educativi per la prima infanzia a causa del costo delle rette che in alcuni casi sfiorano cifre a dir poco astronomiche – spiega Raffaella Sensoli – Noi crediamo che sia arrivato il momento di mettere mano a questa situazione, cercando di dare un aiuto concreto alle famiglie, soprattutto a quelle che non riescono ad arrivare a fine mese e vivono costantemente al di sotto della soglia di povertà. Ecco perché abbiamo presentato una risoluzione per chiedere alla Giunta di abbattere la quota delle rette dei servizi per gli asili nido, azzerandole per quelle fino alla soglia di povertà relativa. Un provvedimento che, a nostro avviso, sarebbe dovuto arrivare già all’interno della pessima legge sui servizi educativi per la prima infanzia e che invece è stato completamente ignorato nonostante il calo delle iscrizioni su tutto il territorio regionale sia un dato ormai costante. Un provvedimento indispensabile anche per aiutare l’occupazione e creare misure di conciliazione vere non solo a parole. Per questo ci aspettiamo che un intervento in questa direzione possa trovare spazio già nella prossima legge di bilancio”.

La proposta del Movimento 5 Stelle contenuta nella risoluzione prevede che le risorse per finanziare la gratuità degli asili nido per le fasce di reddito meno abbienti siano individuate sia da quelle statali assegnate alla Regione nell’agosto del 2015 e sia da quelle derivanti dai Fondi europei e proprie destinate ai trasferimenti alle amministrazioni locali per il sostegno del sistema dei servizi e interventi a favore delle famiglie. Risorse che dovrebbero servire anche per potenziare l’offerta nei vari territori regionali. “Altre Regioni, come per esempio la Lombardia, stanno affrontando questo problema prevedendo l’azzeramento delle rette per i residenti con un reddito fino a 20 mila euro – conclude Raffaella Sensoli – A nostro avviso crediamo che anche l’Emilia-Romagna debba cercare di percorrere questa strada. Basta perdere tempo e introdurre palliativi che non migliorano la situazione. Le rette degli asili nido, da Piacenza a Rimini, sono ormai diventate insostenibili per qualsiasi famiglia, assicurare che almeno quelle in gravi difficoltà economiche non siano costrette a tenere i bambini a casa crediamo sia il minimo che una Regione come l’Emilia-Romagna possa fare”.