Vegetazione e incuria lungo il torrente Ausa, Sensoli (M5S): “Manutenzione inesistente. Il rischio è alto”

“Da un lato la Regione non effettua nessun controllo sulla strage continua di vegetazione che viene fatta vicino ai fiumi, con un taglio molto spesso dannoso ed indiscriminato, dall’altro invece non si interessa della sicurezza idraulica di altri corsi d’acqua lasciandoli nella più totale incuria e facendo salire il rischio di possibili alluvioni, così come dimostra il caso del torrente Ausa a Rimini”. È questa la denuncia presentata da Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, all’interno di una interrogazione presentata alla Regione in merito alla situazione del torrente che da San Marino sfocia nel fiume Marecchia attraversando il territorio di Rimini.

“All’interno del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni relative al territorio della Regione Emilia-Romagna le mappe della pericolosità indicano anche per il torrente Ausa aree a rischio elevato, come nel caso del Villaggio 1° Maggio nel comune di Rimini, oppure a rischio molto elevato come nel caso della Località Cerasolo-Ausa in Comune di Coriano – spiega Raffaella Sensoli – Nonostante questo attualmente l’alveo del torrente Ausa, in particolare nel tratto più monte in zona Sant’Aquilina – Cerasolo, è saturo di legname, sterpaglie ed in alcuni casi interi fusti di alberi che hanno perso radicamento e che potrebbero aumentare il rischio di straripamenti ed allagamenti, in particolare in caso di abbondanti piogge e laddove il torrente ha una sezione ridotta o interseca manufatti, quali strade o ponti. Una situazione che deriva direttamente da una manutenzione a dir poco inesistente e per la quale la Regione deve rimediare al più presto”.

Ecco perché nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione quali siano le cause del mancato intervento visto che fino ad oggi è stata fatta solo una manutenzione parziale. “Nell’ultimo periodo è stata portata a termine un’opera di pulizia nella parte terminale del torrente e cioè solo nella parte dell’alveo artificiale con base cementizia. La parte naturale del torrente Ausa non viene manutenuta da diversi anni e ha bisogno di interventi immediati per evitare danni ai cittadini e all’ambiente. La Regione deve intervenire” conclude Raffaella Sensoli.