Affido minori, Sensoli-Bertani (M5S): “Servizi sociali non possono essere investigatori. Necessità di tenere separati i due ruoli”

“Continuare ad equiparare, così come ha fatto oggi il presidente del Tribunale dei minori di Bologna, le funzioni dei servizi sociali con quelle svolte dalla polizia giudiziaria rischia di aggravare ancora di più il clima di profonda diffidenza e ostilità che è nato dopo lo scoppio dello scandalo di Bibbiano e della Val d’Enza nei confronti proprio degli operatori. Come abbiamo ribadito oggi in Commissione, crediamo che sia assolutamente necessario tenere ben distinti questi due ruoli: chi ha il fondamentale compito di assistere famiglie e minori non può e non deve essere lo stesso soggetto che ha, l’altrettanto importante, compito di capire se ci sono situazioni di abuso o violenze”.

È quanto sostiene Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione regionale d’inchiesta sul sistema di tutela dei minori, al termine dell’audizione del presidente del Tribunale dei minori di Bologna, Giuseppe Spadaro. “Come il caso di Bibbiano ha dimostrato, c’è l’assoluta necessità che le funzioni dei servizi sociali siano indipendenti e non di certo subordinati al volere del Tribunale dei minori, proprio per evitare che quello che è successo in Val d’Enza possa ripetersi ancora. I servizi sociali devono assistere, non indagare” spiega Raffaella Sensoli.

“Anche per quel che riguarda i numeri, ancora molto controversi, che ruotano al tema degli allontanamenti dei minori – aggiunge il capogruppo M5S Andrea Bertani – crediamo che si possa e si debba intervenire anche a livello legislativo per creare un sistema che tuteli per davvero i bambini. Va proprio in questo senso la proposta di legge che il MoVimento 5 Stelle ha presentato ormai da tempo sulla riforma del sistema dell’affido dei minori, e che porta come prima firma quella della nostra portavoce alla Camera, Stefania Ascari. Proposta di legge che prevede, qualora vengano accertati casi di violenza da parte di uno dei due genitori, che siano solo i violenti ad essere allontanati e non i bambini”.

“Infine – conclude Raffaella Sensoli – anche sul ruolo dei giudici onorari, e sul possibile conflitto di interessi che potrebbero sorgere in casi particolari che riguardano i minori, ribadiamo la nostra richiesta dell’esigenza di una sostanziale incompatibilità, che deve essere stabilita per legge, in modo che tutte le ombre che purtroppo  ancora oggi ruotano attorno al sistema di tutela dei minori possano sparire una volta per tutte”.