Aeroporto Bologna, Gibertoni (M5S): “Ancora nessun medico nonostante la nuova convenzione”

Nonostante il passaggio di convenzione dalla Croce Rossa italiana all’Ausl di Bologna l’aeroporto “Marconi”  resta ancora senza medico. A segnalarlo è Giulia Gibertoni  in un’interrogazione alla Giunta dove si evidenzia che “mentre le linee guida Enac prescrivono la presenza di una figura medica all’interno dell’aeroporto, e anche il buon senso suggerirebbe di proporla per tutte le prestazioni assistenziali di emergenza, non c’è stato nessun investimento economico, né un aumento di professionalità all’interno dello scalo aeroportuale bolognese”.

“Così le automediche cittadine, già insufficienti a garantire il volume di chiamate di soccorso generate da Bologna e comuni limitrofi – aggiunge Giulia Gibertoni – non riescono a raggere alle richieste di supporto di mezzo medicalizzato avanzato”. Per questo oltre a chiedere “che fine abbia fatto il denaro destinato alla retribuzione del personale medico in Aeroporto”, Giulia Gibertoni chiede anche di far luce sul “subappalto dell’Ausl alla Croce Rossa di Bologna (CRI) per la gestione di mezzi e personale dello scalo aeroportuale” ricordando anche che “l’attuale Presidente della CRI di Bologna è contemporaneamente dirigente di primo livello dell’Ausl di Bologna”. “Vogliamo capire quali sono i compensi da Ausl a CRI per la gestione del Pronto Soccorso Aeroportuale – conclude Giulia Gibertoni – e se non si ci siano state anomalie o criticità in questo subappalto automatico”.