Inchiesta minori sottratti alle famiglie, Sensoli (M5S): “Quadro grave e inquietante. Rete dei controlli non ha funzionato”

“Il quadro delineato dalle indagini che hanno portato agli arresti domiciliare il sindaco di Bibbiano è davvero inquietante. Una situazione che, purtroppo, sembra ricalcare in parte ciò che accadde a Modena anni fa e che recentemente è stato portato a galla da un’inchiesta giornalistica. A questo punto crediamo che la Regione non possa far finta di non vedere. Evidentemente c’è qualcosa nel sistema dei servizi sociali, e in quello delle ASUL che si occupano di minori, che deve essere approfondito. Per questo depositeremo al più presto una richiesta di audizione in commissione. Quello che vogliamo capire è come sia stato possibile far nascere e proliferare un sistema così squallido e vergognoso come quello di Bibbiano. Chi doveva controllare evidentemente non lo ha fatto”.

È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’inchiesta sulla rete dei servizi sociali della Val D’Enza, accusati di aver redatto false relazioni per allontanare bambini dalle famiglie e collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti, e che ha portato agli arresti domiciliari anche il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti del Partito Democratico. “Ovviamente un grande ringraziamento va ai carabinieri del nucleo operativo di Reggio Emilia che hanno portato avanti con grande professionalità una indagine complessa e molto delicata – conclude Raffaella Sensoli – Purtroppo c’è l’amarezza nel constatare che la rete di controlli messa in atto da AUSL e Regione ancora una volta non ha funzionato. Ecco perché crediamo sia necessario che la Giunta faccia immediata e assoluta chiarezza su questo caso anche per sgombrare il campo da ogni dubbio che possano esistere altri casi in Emilia-Romagna come quello scoperto dagli inquirenti a Bibbiano”.

 

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